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Dal diario di un Generale.

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Resen D.
view post Posted on 29/1/2009, 21:47




Dal diario … Marzo 1793, sedicesimo secolo.

Il furore illuminista e rivoluzionario è ormai insito nei cuori dei Francesi. La Vandea militare si prepara alla guerra e la contro-rivoluzione sta per iniziare.
Al comando delle colonne infernali, il generale Lousie Marie Turreau è solo un burattino nelle mani della Convenzione Nazionale. Proprio quest’ultima: organo legislativo in vigore durante quegli anni e di forti idee illuministiche spedisce a supporto di Turreau un plotone di soldati, rispettivamente divisi in tre legioni comandate ognuna da un comandante. I comandanti in questione sono: LeRoque, Flambeure, Rochelle. Nessuno conosce i loro volti, anche Turreau in uno dei suoi diari scrive: “ Erano tre graduati molto importanti, non si conosceva niente di loro, ma voci di corridoio provenienti da Parigi, dicevano che erano tre demoni, tre boia al soldo della neo-nata Repubblica “. Intanto in Vandea il sentimento anti rivoluzionario è ancora vivo ed accende i cuori degli uomini spingendoli ad arruolarsi nell’esercito reale. Turreau divulga intanto un decreto per cui: Tutti i briganti che saranno trovati armi alla mano, o rei di averle prese, saranno passati a filo di baionetta. Si agirà allo stesso modo con le donne, le ragazze e i bambini [..]. Il furore rivoluzionario spingerà la popolazione francese ai più efferati genocidi ed in quegli anni entra in usanza la pratica della noyede. Da’altro canto i Vandeani richiesero l’aiuto di Inglesi e volontari da ogni dove, ma i soldati del Regno di gran Bretagna erano troppo pochi anche solo per arginare l’avanzata delle colonne Infernali. Seicento paesi insorsero contro i Repubblicani e i Napoleonici, ma vennero repressi col sangue e schiacciati dal terrore illuministico. Mentre l’Europa, inerte, osservava la caduta di questa regione, inaspettatamente e contro ogni preavviso, nel silenzio generale, la monarchia asburgica inviò uno schieramento di uomini capeggiato da Hans I di Norimberga. Hans e i suoi uomini aggirarono le difese della repubblica ignara della sua presenza e mieterono omicidi sistematici ai danni degli stati maggiori rivoluzionari. Intorno al 1795, con lo scoppio della seconda guerra di Vandea, la situazione andò precipitando e LeRoque, Flambeure e Rochelle, troncarono le comunicazioni con Parigi, uccisero i messaggeri e molti graduati dando la colpa ai contro-rivoluzionari, in realtà i tre volevano semplicemente avere carta bianca per la devastazione sistematica dei fedeli alla corona. Intanto Hans, occultato e favorito dal trambusto generale ne approfittò per insinuarsi nel cuore della Francia con i suoi camerati, senza riscontrare nessuna perdita. La situazione politica si stabilizzò proprio quando Hans si aggregò alla Vandea militare, questa situazione statica fu negativa per i soldati Asburgici, poiché la Francia aveva potuto riorganizzare i confini e gli avamposti. Considerando che il plotone del tedesco contava miseramente cento uomini, sarebbe stato impensabile colpire Parigi e tentare una ritirata verso la Germania, si resero conto ben presto che: erano troppo pochi per combattere a campo aperto e in numero eccessivo per dileguarsi ora che i confini erano stati allestiti a dovere. Di lì a poco, il governo asburgico perse definitivamente i contatti con i suoi soldati poiché a sua volta devastata da problemi interni decisamente più sentiti e vicini, Hans I era rimasto solo con i suoi cento uomini, affamati e corrosi dal tempo. La terza guerra di Vandea ebbe inizio, ma terminò con un armistizio, senza che avvenissero scontri di grandi dimensioni. La presa di potere di Napoleone invece costituì una grande fortuna poiché la sua politica scellerata consentì ad Hans di siglare un trattato con lo stesso Luigi XVIII, fonti storiche narrarono di una riunione tra LeRoque, Flambeure e Rochelle con Napoleone, il quale stanco della situazione in Vandea, ordinò esplicitamente uno scontro frontale e massiccio che chiudesse la questione. Per la prima volta scesero in campo i tre generali e le loro spade si macchiarono del sangue dei rivoluzionari e degli stessi repubblicani, rei di aver mancato a qualche ordine e speso senza nessun motivo. Uno di questi individui poteva tenere testa facilmente a cento uomini e con la loro scesa in campo la Repubblica continuava a guadagnare successi un giorno dopo l’altro, avamposto dopo avamposto verso il cuore contro-rivoluzionario. Hans I non aveva ancora avuto modo di sguinzagliare i proprio segugi ed attendeva ordine dal Re. L’ordine arrivò in concomitanza con la battaglia di Waterloo, in Belgio dove Napoleone aveva schierato il grosso dell’esercito. Nessuno conosceva l’essenza del tedesco e dei suoi pagani soldati, non erano uomini ne bestie ed il racconto di un amanuense narra: “ Non dormivano mai, semplicemente osservavano la Luna. Da quando essi si unirono a noi ed ai Vandeani, la Luna non mancò mai ad un suo notturno appuntamento. Non amavano né parlare né divertirsi, neppure portavano delle divise, ma solo delle tuniche nere ed un cappuccio sempre tirato sul capo. Tra le nostre fila la gente si combatteva per accaparrarsi un moschetto, ma loro niente, solo un machete ed uno scudo grezzo con una runa uncinata, mai vista di simile, ma ricordo di avere letto in quelle sudice enciclopedie illuministe che era il simbolo del sole in alcuni paesi orientali. Quello che posso affermare con certezza è che erano caratterizzati da una calma piatta quasi inquietante. “Rochejaquelein, assunse il potere delle truppe Vandeane insieme ad Hans, che rimase in disparte ed operò solamente nel giugno del 1815, circa venti anni dopo la loro partenza dalla Germania. “ Nessuno di loro era invecchiato ne presentava segni di cedimento, mentre da noi si erano susseguiti generali e comandanti loro restavano i soliti, identici e immutati spiriti dannati che erano quando arrivarono. “ Lo scontro si svolse in una campagna priva di popolazione e vedeva in campo i soldati dei tre demoni, praticamente privi di perdite e l’esercito Cattolico e Reale assieme a quello Chouan, che contava poco più di qualche migliaio di uomini. Hans volle aspettare il tramonto, ed oltre la collina le colonne infernali, più adatte alla repressione che alla guerra, quindi ivi impiegate invece che a Waterloo, innalzavano minacciose i loro fumi e canti di guerra, biasciando parole di libertà. La luna si ripresentò, puntuale e impassibile schiarendo la notte scura e priva di altri suoni che non fossero i nitriti dei cavalli e lo sfregare di lame. Poco dopo, tutto tacque ed un tamburo riecheggiò sordo attraversando la breve distanza che intercorreva tra i due schieramenti, i cuori dei contro-rivoluzionari si incupirono ed il loro coraggio si incrinò. Hans I, sedeva in testa ad un rettangolo perfetto formato da esattamente cento soldati, da prima alzò la testa al cielo ad osservare la Luna ed a ruota tutti gli altri, poi si alzò. Occhi di brace guizzavano da sotto i cappucci e in quel drammatica scenario di futura morte e devastazione, l’esercito repubblicano francese si mosse. “ Portarono le mani ai lembi, rispettivamente destro e sinistro dei cappucci. Con una flemma invidiabile in quell’occasione li tirarono sul collo e quello che vedemmo ci lasciò sbigottiti. Orecchia pelose come quelle dei cani, un volto appuntito e denti scintillanti spuntavano dalla bocca semi aperta. Occhi rossi come il sangue che macchiava le loro tonache. Le mani che fino ad allora, portavano nascoste nelle maniche si rivelarono per quello che erano, quasi scheletriche e munite di lunghi artigli neri, appuntiti e robusti. Cominciarono a poco a poco a piegarsi su quattro zampe e la libera, splendida bestia predatrice emerse dai loro occhi. “ Quando i due eserciti si incontrarono urla strazianti spezzarono i timpani dei tre demoni fin alle loro tende, ove già pregustavano l’imminente e facile vittoria. Quando essi raggiunsero il campo di battaglia, i soldati a loro servizio si erano decimati e mostruose presenze ne stavano facendo una carneficina. I tre demoni si unirono in una fila e si spartirono verbalmente i lati su cui operare, schizzarono in avanti come lampi in sella alle loro bestie, mirando fendenti a destra ed a manca, caddero molte teste quella notte, da ambo le parti. Hans I troneggiava su un cumolo di cadaveri, completamenti dilaniati fino alle viscere, i suoi soldati stringevano tra le fauci resti di ciò che un tempo era un uomo ed i contro-rivoluzionari dal canto loro uccidevano e morivano come in tutti gli scontri. La presenza dei tre demoni, segnò fortemente la rotta della battaglia, la loro furia si ripercosse anche sui loro stessi soldati, ed invece di preservarli si accanirono su di essi sterminando qualsiasi cosa incontrassero. Ben presto restarono in pochi. “ Erano più di diecimila fanti e cinquemila cavalieri, ora ne restavano solo un migliaio e nemmeno ben armati. Il vero problema erano i demoni, ma i pagani ci avevano dato prova di una forza mai constatata. “ LeRoque alla vista dei soldati di Hans I e di lui stesso, da prima indietreggiò in preda al terrore, ma vinto da quella razionalità che impone al cuore di seguire la ragione, si allineò ai suoi tre compari, serrando le righe. “ Ci fu un breve dialogo tra Hans I e Rochelle. < Pagano, le tue gesta ci sono note, la tua forza chiara e tollerata. Di pure ai tuoi uomini di banchettare con i nostri soldati, ma riservaci il diritto di sfidarti >. Hans I, si erse su due zampe, ululando verso la luna e sputando i resti di un cadavere. La voce era baritonale e forte, mi ricordo di non averla mai udita fino ad allora. < Quale generale offre i propri uomini all’avversario ? Senza combattere e morire con loro ? Queste tue ultime parole ti accompagneranno nell’Inferno da cui sei venuto insieme ai tuoi pari. > Il volto di Rochelle si incupì e LeRoque fu colto da un improvviso terrore, lo stesso terrore che prima aveva cercato di reprimere con successo. < Bastardo di un cane rognoso, ho ucciso tanti lupi mannari che tu non puoi nemmeno immaginare, ho sterminato legioni di vampiri e gargoile nel corso dei secoli fino ad adesso. Sarete solo altri cento cani rognosi a finire sulla mia lista. La voce di Hans tuonò selvaggia ed altri ululati si alzarono dalle foreste circostanti, ululati di lupi e cani, che intuivano la situazione. < Cibatevi dei loro cuori >. B’è quello che accadde potete immaginarlo. “ Lo scontro riprese tra le due fazioni e per la prima volta i soldati pagani vennero intaccati, ne caddero alcuni sotto i colpi di Flambeure, che ne trafisse il cuore con una spada d’argento. LaRoque invece pietrificato da un antico terrore, fu disarcionato dal cavallo e predato fino al suo spirare con un urlo disperato. Rochelle Era veloce e le teste dei contro – rivoluzionari balzavano improvvisamente prima che essi se ne rendessero conto, anche i nordici perivano senza poter fare molto. Hans intanto stritolava e spezzava ossa con il furore dei suoi morsi, il machete serrato nella sua mano più simile ad una zampa affettava in parti perfette interi esseri umani spaccandone crani e strutture ossee più complesse. Rochelle e Flambeure liberatisi dai soldati avversi avanzarono verso Hans brandendo le loro scimitarre orientali, che brillavano di un argento splendente degno di grandi imperatori. .< Muori sudicio incrocio >. “ Quel pagano era dotato di capacità eccezionali e prima che i due generali lo affettassero, ne strinse i rispettivi polsi con le zampe, abbandonando il machete legato al braccio. Mi ricordo bene cosa accadde, quasi tutta la durata dello scontro combattei vicino a lui per seguirne i movimenti. Le loro mani vennero strappate di netto e gettate a terra, urla e di nuovo urla seguirono. Flambeure indietreggiò contemplandosi il moncherino mentre Rochelle si impietrì sorpreso da tanto vigore. Le zampe o le mani, ancora non so definirle, di Hans I si spostarono sulle loro teste, le fece schiacciare l’una contro l’altra in un urto mostruoso, vidi i loro volti terrorizzati cozzare l’uno con l’altro in un sonoro impatto ed i loro sguardi spegnersi per sempre. Poi un ululato e senza tergiversare nuove vittime caddero sotto i suoi colpi, questa volta uomini normali, che di li a poco si ridussero e vennero annientati.” Il massacro terminò dopo quattro ore, mentre dal fronte arrivava la notizia della sconfitta di Napoleone avvenuta poco avanti a Waterloo. La Monarchia aveva vinto sui ribelli illuministi ed Hans I, seguito dai proprio legionari partì immediatamente, con le tonache ancora lorde di sangue e viscere, cosa che non parve preoccuparli. “ So inoltre che Luigi XVIII convocò Louis de La Rochejaquelein, il quale aveva combattuto assieme ai pagani e gli fece giurare che quello che accadde in quella notte non venisse mai tramandato. Vi chiederete come lo sappia, bene quel Louis sono io e vi chiederete inoltre come un uomo che ha combattuto per più di venti anni in nome del suo Re obbedendo ad ogni suo ordine a costo della vita, non abbia saputo mantenere un segreto ed abbia scritto questo diario per tramandare la vicenda. Non so darmi una risposta, ma quello che accadde era troppo grande per cadere nell’oblio, persino più grande del mio Imperatore. “

Louis de La Rochejaquelein, generale dei granatieri reali
 
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Herr Doktor
view post Posted on 29/1/2009, 23:29




Bah! Scrivi una fanFiction yaoi!
 
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zIO mARCLAR
view post Posted on 30/1/2009, 22:56




Complimenti, hai davvero talento non c'è che dire.
Una cosa...ma un narratore del '700 potrebbe mai aver visto un machete in battaglia?? ^^

E cmq W Hans, sempre nei nostri cuori ç_ç
 
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Resen D.
view post Posted on 30/1/2009, 23:34




Credo che un machete sia una arma comune fino dalla preistoria, dopotutto io lo intendo come un manico di legno ed una lama abbastanza esagerata in quanto dimensioni. x]
 
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zIO mARCLAR
view post Posted on 31/1/2009, 14:35




Ma io mi riferivo al nome "Machete", non penso che fosse molto diffuso in europa all'epoca.
Cmq era solo per scassare un po' le balle XD
Dai voglio sapere come continua!
 
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Resen D.
view post Posted on 1/2/2009, 22:27




x) Si quello probabile lol, machete non credo lo conoscesse nessuno e neppure moschetto, magari archibugio :D
 
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zIO mARCLAR
view post Posted on 1/2/2009, 22:48




Be no i moschetti ci stavano, cacchio quello austriaci so che sparavano a un kilometro! Archibugi mi sa che erano nel seicento, boh invoco l'aiuto di teppo.
 
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AlucarD X
view post Posted on 1/2/2009, 23:36




meglio che me la leggo con calma la tua fiction...scrivi troppo bene XD
SPOILER (click to view)
dovresti vedere i miei temi
 
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Gandolfo1
view post Posted on 4/5/2014, 18:03




Complimenti per l'articolo. Molto interessante. Continuate così, io sono un assiduo lettore!
 
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8 replies since 29/1/2009, 21:47   185 views
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